Io sono sicuro che un giorno gli alieni scenderanno sulla terra, con grandi astronavi che si piazzano sopra gli edifici pubblici del mondo e provano a comunicare con noi con note musicali e raggi mentali come nei film di fantascienza.
Poi, resisi conto che così nessuno li capisce, mandano avanti un alieno che si sforza di parlare la nostra lingua.
E lui ci spiegherà che per anni ci hanno guardato senza intervenire, limitandosi a sfrecciare nel nostro cielo.
Ci dirà che più volte sono stati tentati di fare qualcosa, specie quando la roba che vedevano era davvero grossa, tipo l’Olocausto e la diffusione dei McDonalds.
Ma si sono sempre trattenuti perchè pensavano, da intelligenze superiori quali sono, che dovevamo capire da soli i nostri errori e dovevano imparare da essi e dovevamo superarli.
Negli ultimi tempi, però, alcuni segnali gli hanno fatto intendere che stavamo passando il limite. Che era necessario scendere, per il nostro bene.
Hanno discusso a lungo, nei loro concili intergalattici. Poi ha prevalso la maggioranza e sono venuti.
Sono scesi con le loro grandi astronavi sugli edifici pubblici del mondo, ci hanno spiegato qual è il problema.
Noi, a malincuore, abbiamo consegnato loro Feltri e Belpietro.
E poi abbiamo guardato le loro astronavi ripartire, probabilmente per sempre.